Se l’Intelligenza Artificiale “immagina” il parquet

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ChatGPT, gli assistenti personali come Alexa e Siri, i centralinisti virtuali, il Papa col piumino… Negli ultimi anni quella che ormai chiamiamo Intelligenza Artificiale ha iniziato a invadere ogni ambito della nostra vita, in alcuni casi in maniera evidente, in altri in modo invisibile.
Il settore sta crescendo in maniera esponenziale, vivendo una vera e propria età dell’oro. Quasi ogni giorno spuntano fuori novità, ma non mancano le voci critiche: molti mestieri potrebbero diventare obsoleti nel giro di poco tempo, e c’è chi mette in guardia su potenziali sviluppi pericolosi per la sopravvivenza stessa del genere umano.

Noi abbiamo provato a fare qualche esperimento con la cosiddetta Intelligenza Artificiale text-to-image, chiedendole di immaginare dei pattern per un parquet.
Vediamo cosa è uscito fuori, e perché è interessante.

Una galleria di esempi di parquet “immaginati” dall’Intelligenza Artificiale

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Qui sopra e nelle immagini seguenti: design di un parquet progettato dall’Intelligenza Artificiale text-to-image.

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Design di un parquet progettato dall'Intelligenza Artificiale text-to-image

Che cos’è l’Intelligenza Artificiale?

Immagine concettuale di un uomo che sta usando il suo smartphone dal quale sembra uscire un assistente virtuale dall'aspetto robotico, con su scritto sul petto AI, con accanto il fumetto che dice “Hi! How can I help you?”

L’Intelligenza Artificiale (che si può abbreviare con la sigla IA, o AI) non è una “cosa”, né — strettamente — un prodotto. È invece una disciplina, che unisce scienza e informatica e studia la maniera di realizzare sistemi informatici capaci di simulare il comportamento e la capacità del pensiero umano.
Non esiste “un inventore” dell’IA. Questa si è sviluppata e si sta ancora sviluppando grazie a decenni di ricerca e a un lavoro corale.

Abbiamo chiesto a ChatGPT — una delle più celebri piattaforme che si basano sull’Intelligenza Artificiale — la sua storia e ci ha risposto elencando diverse fasi.

  • Le origini concettuali (1940-1956): le idee che hanno gettato le basi per l’IA risalgono agli anni ’40, con i contributi di pionieri come Alan Turing e il suo lavoro sul concetto di “macchina universale”.
  • I primi programmi di IA (1956-1974): nel 1956, si tenne la conferenza di Dartmouth, considerata l’inizio ufficiale del campo dell’IA come disciplina.
  • L’IA simbolica (1974-1980): negli anni ’70, si svilupparono tecniche basate sulla rappresentazione simbolica della conoscenza, che consisteva nell’utilizzo di simboli e regole per rappresentare l’informazione.
  • L’IA basata sulla conoscenza (1980-1987): durante questo periodo si cercò di incorporare conoscenza specifica di dominio all’interno dei sistemi di IA. Furono sviluppati i sistemi esperti, che utilizzavano regole esplicite per prendere decisioni in un determinato campo.
  • L’IA basata su algoritmi (1987-1999): l’approccio simbolico dell’IA venne integrato con l’apprendimento automatico, in cui gli algoritmi cercavano di estrarre pattern dai dati. Vennero sviluppati algoritmi come le reti neurali artificiali, che imitavano il funzionamento del cervello umano.
  • L’IA moderna (dal 2000 ad oggi): l’IA ha vissuto un’accelerazione significativa negli ultimi decenni. L’avvento di potenti computer e la disponibilità di grandi quantità di dati hanno favorito lo sviluppo di tecniche di apprendimento automatico come il deep learning. Questo ha portato a progressi notevoli in aree come la visione artificiale, il riconoscimento vocale, la traduzione automatica e molti altri campi applicativi.

Oggi, come accennato, l’Intelligenza Artificiale è ovunque. Fa sì che le piattaforme di streaming conoscano i nostri gusti e ci propongano film e serie tv che potrebbero piacerci. Nel mondo bancario analizzano e prevedono i rischi di investimento. Ci rispondono nelle chat e nel centralini quando ci interfacciamo con aziende e servizi. Ci aiutano a tradurre un cartello scritto in una lingua che non conosciamo semplicemente inquadrandolo con lo smartphone. E tanto, tanto, tanto altro.

Cosa sono gli algoritmi text-to-image?

Rappresentazione dell'interfaccia di un software di Intelligenza Artificiale text-to-image

Gli ultimissimi anni — quando dai laboratori gli algoritmi di Intelligenza Artificiale sono arrivati a disposizione del grande pubblico — hanno segnato la nascita dell’Intelligenza Artificiale come fenomeno di massa.
Oggi non si contano le piattaforme che offrono, a prezzi più o meno raggiungibili, e in alcuni casi persino gratis, molteplici servizi che funzionano grazi ad algoritmi di IA. Tutti quanti si basano sull’analisi di enormi quantità di dati.

I più celebri sono:

  • i chatbot: i software pensati per conversare come un essere umano. Il più conosciuto è certamente ChatGPT;
  • i text-to-speech: simulano voci che interpretano un testo scritto fornito dall’utente. È una funzione che offre, ad esempio, il social TikTok;
  • la sintografia, o text-to-image: è capace di generare sinteticamente immagini digitali utilizzando l’apprendimento automatico. Gli algoritmi di questo tipo sono “addestrati” a partire da giganteschi set di dati, cioè miliardi di immagini.

La sintografia è probabilmente la nicchia più evidente e divertente da utilizzare per il pubblico generalista (la “foto” del Papa col piumino bianco, citato in apertura, ne è un esempio). In pratica si fornisce un testo, chiamato prompt, che può essere più o meno preciso e articolato. A partire da quello, basandosi sul suo “apprendimento”, il software crea una serie di immagini: astratte, realistiche, fumettose, che imitano stili di artisti del passato, e molto altro.

Intelligenza Artificiale e parquet

Immagine realizzata con Intelligenza Artificiale text-to-image di un luminoso ed elegante salotto moderno con parquet

Immagine realizzata con Intelligenza Artificiale text-to-image di un luminoso ed elegante salotto moderno con parquet

Per chi progetta, produce o posa parquet, gli strumenti text-to-image possono essere un’ottima fonte di ispirazione per creare pattern differenti dai soliti disegni di posa (spina di pesce, quadrotti ecc.). In alcuni casi saranno disegni impossibili da realizzare davvero, ma funzionano comunque come buona piattaforma di partenza per creare — con l’ingegno umano — qualcosa di originale.

Primo piano su una lucidatrice professionale che sta passando la cera su un parquet biancoDettaglio dall'alto di un parquet industriale con lamelle di colori differenti