Quanto dura un parquet?

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Una domanda che molti si pongono, quando devono costruire o ristrutturare casa, riguarda l’arco di “vita” del parquet. Quanto dura un parquet?
La risposta è data da molti fattori: innanzitutto le condizioni climatiche che il pavimento deve sopportare, soprattutto le escursioni di temperatura e umidità. E poi il tipo di legno, i prodotti utilizzati per la finitura e infine la manutenzione quotidiana.

In linea di massima un parquet ben tenuto e nelle condizioni ambientali ottimali può anche durare molte generazioni. Essendo un materiale vivo, cambierà nel corso del tempo acquistando bellezza e stabilità.
In questo articolo ci focalizzeremo su tre aspetti fondamentali per l’intera durata di un pavimento in legno: la levigatura, la finitura e la manutenzione quotidiana.

Cos’è la levigatura?

Un professionista leviga un parquet in una stanza vuota utilizzando l'apposita levigatrice

La levigatura è la rimozione dello strato più superficiale di un pavimento in legno. Serve a eliminare graffi, macchie, aloni e tutti i segni dati dall’usura o da qualche specifico danno. In pratica il legno viene rimesso “a nudo”, riportando alla luce le venature, il colore originale e tutte le caratteristiche estetiche di un parquet appena posato.
Viene chiamata anche smerigliatura, raschiatura o lamatura, spesso come sinonimi. In realtà tutta la fase di levigatura consiste a sua volta in diverse operazioni:

  • lamatura: è il primo passaggio, che toglie la finitura preesistente;
  • levigatura: fa tornare il legno — per quanto possibile — allo stato iniziale;
  • stuccatura: è indispensabile per andare a coprire le eventuali fessurazioni che si sono create;
  • carteggiatura: è il tocco finale prima della pulizia. Si usa una grana molto fine e serve a eliminare l’eccesso di stucco;
  • pulizia: per rimuovere la polvere e ogni impurità.

Se in passato era un procedimento da eseguire a mano, oggi esistono degli appositi strumenti elettrici: le macchine levigatrici. Queste possono essere a rullo, a nastro o a dischi.
Questo tipo di trattamento può essere fatto su qualsiasi tipo di pavimento in legno, sia esso prefinito o massello.

Ogni quanto va levigato il parquet?

Un professionista si occupa della lamatura di un parquet usando una macchina levigatrice elettrica

Questo dipende dal tipo di pavimento.

  • Il parquet prefinito generalmente si consiglia di levigarlo dopo circa 20 anni dalla posa. Tempo che si è allungato sensibilmente rispetto al passato (prima la media era 10 anni, massimo 15) per via del grande miglioramento dei prodotti utilizzati per la finitura.
    In un prefinito di buona qualità, con uno spessore di legno nobile nella media (4/5 mm) è possibile effettuare la lamatura dalle 2 alle 4 volte, quindi la durata del parquet è potenzialmente molto lunga.
    Dopo questo tipo di trattamento è indispensabile applicare una finitura, sia essa a vernice o olio.
  • ​​Il parquet massello, a differenza del prefinito, è costituito interamente da legno nobile. Questo significa che potrà essere levigato per un gran numero di volte, allungando di molto la durata del pavimento. Anche per questo, solitamente si tende a levigare il massello ogni circa 7 anni.
    Pure in questo caso, dopo la levigatura è necessaria l’applicazione della finitura a olio o a vernice.

Una buona finitura è indispensabile per mantenere a lungo il parquet

Un cane dalmata comodamente riposa su un parquet

La finitura serve a trattare il legno in modo tale da renderlo più resistente a umidità, calpestio, polvere e sporco. A questo punto si aprono due grandi alternative, completamente diverse l’una dall’altra sia per tipologia di prodotto che per principio e “filosofia”.
Una è la vernice, che va a formare un rivestimento sopra allo strato superficiale del legno, e l’altra e l’olio, che invece non riveste ma impregna. C’è in realtà anche una terza via, la cera, che però è usata sempre meno, quindi ci focalizzeremo solo sulle prime due.

Migliori sono i prodotti adoperati per la finitura e più a lungo si rimanderà la necessità di un’operazione di levigatura.

La finitura a vernice

Un professionista applica con una spatola la vernice a un parquet

È il tipo di finitura più utilizzato. Crea un sottile strato trasparente che garantisce resistenza e protezione alla superficie trattata. Rispetto all’olio, ha il vantaggio di durare più a lungo e quindi di richiedere meno manutenzione.
Il mondo delle vernici per parquet è in costante evoluzione e oggi sono in commercio prodotti molto, molto più validi e rispettosi dell’ambiente e della salute delle persone rispetto al passato.

Le vernici della gamma Solid di Renner Italia sono quanto di meglio si possa scegliere per regalare una lunga vita al proprio parquet.
Possono essere stese a rullo o a pennello e permettono di proteggere e mantenere bello il pavimento nel tempo. Resistono all’invecchiamento e non si “squamano”. Inoltre hanno una buona flessibilità, sono cioè in grado di controbilanciare le contrazioni e le dilatazioni del legno, evitando che si formino delle spaccature nel legno.
A ridottissimo contenuto di solventi, hanno speciali filtri UV che fanno in modo che il legno non ingiallisca, proteggendo il colore naturale dall’esposizione ai raggi solari.

Sono quattro le tipologie di vernici della gamma:

SolidZero: invisibile, zero riflessi e zero gloss. È una finitura opaca;
SolidNature: difende la bellezza del parquet ed è poco lucida;
SolidClassic: è mediamente lucida (20 gloss);
SolidCrystal: per chi vuole un parquet protetto e molto brillante (50 gloss).

Per ottenere risultati migliori si consiglia di applicare il fondo/primer SolidBase prima della finitura scelta. SolidBase è una vernice bicomponente all’acqua per parquet, indicata per tutti i tipi di legno, compresi quelli esotici come wengé, doussié, iroko, ecc.

La finitura a olio

Una mano passa dell'olio sul parquet con un panno

Come già accennato, l’olio non riveste ma impregna. Questo dà modo al legno di respirare meglio e quindi le peculiarità delle varie essenze del parquet ne vengono valorizzate.
Oltre a proteggere il pavimento, l’olio tende a catturare la polvere, dunque facilita la pulizia. A differenza della vernice, però, va applicato molto più spesso: è infatti necessario mantenere ben oliato il legno, che altrimenti potrebbe seccarsi e scheggiarsi. Indicativamente ogni 6/10 mesi va ripetuta l’oliatura. Il lato positivo è che in questo modo si può facilmente ripristinare un’area lievemente danneggiata senza dover andare a intervenire su tutto il pavimento ma soltanto sulla zona interessata.

Ciò che si chiede a un buon olio da parquet è che duri a lungo, protegga bene il legno e non si “sfogli”. Sono caratteristiche, queste, specifiche degli oli della gamma Solid di Renner Italia.
Si tratta di prodotti che hanno un livello di resistenza chimica all’usura di gran lunga superiore ai tradizionali trattamenti. Grazie agli speciali filtri UV conservano più a lungo il colore naturale del pavimento. Sono inoltre ecologici e non dannosi per la salute.

Anche in questo caso la scelta può cadere su quattro tipologie:

SolidOil: è adatto a tutti i tipi di parquet. A effetto naturale e alta opacità;
SolidOilNature: a bassa opacità, più indicato per i legni chiari o nel caso si ricerchi un effetto schiarente;
SolidOilIllux: è l’ultimo nato della gamma. Indicato per tutti i tipi di legno, regala un effetto lucido;
SoliDeck: è specifico per il decking, cioè il parquet da esterno. Idrorepellente e molto resistente al calpestio, è anche antisdrucciolo.

Quanto dura un parquet? Con la pulizia quotidiana sicuramente di più

Una donna a piedi scalzi e con unghie smaltate di rosso pulisce il parquet con una scopa-catturapolvere

Oltre alla levigatura e verniciatura, anche la manutenzione quotidiana riveste una grandissima importanza per prolungare il più possibile la vita del proprio parquet.
La qualità dei prodotti usati è più che mai essenziale. Sono assolutamente vietati saponi schiumogeni generici così come le scope a vapore. Per raccogliere la polvere andranno bene aspirapolvere, comuni scope e panni asciutti, meglio ancora quelli antistatici.

Per quanto riguarda il lavaggio, sono sconsigliati tutti i prodotti aggressivi. Meglio puntare su quelli specifici, come SolidClean. È un detergente neutro per la pulizia anche regolare delle superfici in legno finite a vernice. Formulato all’acqua e a ridotto contenuto di solventi, rimuove gentilmente lo sporco senza lasciare aloni o danneggiare la superficie.
Se invece c’è necessità di una soluzione un po’ più potente, ecco SolidSuperClean. Già pronto all’uso, con il nebulizzatore permette di andare a intervenire su piccole aree.
L’importante è passare poi un panno morbido e strizzato bene per evitare accumuli d’acqua dannosi per il legno.

Una donna in piedi accanto a un secchio per pulire e una scopa-catturapolvere. Sta per pulire il parquet o ha appena finito

Vista da sopra di un parquet in merbau con la sua tipica textureTipica texture di una parquet in cedro