Il parquet in sucupira

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Tra le tantissime essenze del legno, ciascuna ha le proprie peculiarità. Alcune sono più indicate per particolari usi, altre per ambienti ben definiti (ad esempio per l’utilizzo all’esterno), specialmente per ciò che concerne i pavimenti. Oggi andiamo a conoscere il parquet in sucupira, che si produce a partire da una pianta originaria del Sud America.

Da dove viene il parquet in sucupira

Un albero di Bowdichia, dal quale si ricava il legno conosciuto col nome commerciale di “sucupira”

Il legno di sucupira — nome botanico Bowdichia nitida — appartiene alla famiglia delle Fabaceae, come molte altre essenze per parquet: doussié, merbau, palissandro, acacia e wengé.

La sucupira è originaria del Sud America, più precisamente del Brasile e del Venezuela, ma si può trovare in Guyana, Suriname e Guyana francese. È conosciuta anche con altri nomi: coeur dehors, sapupira, castagno tiete o castagno brasiliano.

L’albero può essere alto tra i 30 e i 50 m e il diametro del fusto arriva a circa 1,20 m. Durame e alburno sono molto diversi. Il primo va dal bruno-rossastro al marrone cioccolato e tende al violaceo. Sono inoltre presenti delle secrezioni gommose e fasce chiare e giallastre di parenchima. L’alburno invece è biancastro-grigiognolo.
La particolarità del parquet in sucupira sono le bellissime e fitte striature di colore più chiaro.

Come viene utilizzato il legno di sucupira

Dettaglio di un decking in legno di sucupira, con attorno grossi ciottoli bianchi e delle sedie sopra

Per le sue caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, il legno di sucupira si usa per le costruzioni all’aperto, tra cui il decking.
È adoperato anche per rivestimenti interni, scale, mobili e infissi, nonché in opere di ebanisteria.
Semi e radici sono da sempre impiegate dalle popolazioni locali a scopi terapeutici. Al giorno d’oggi coi semi di sucupira si producono tisane, oli, tinture ed estratti per la riduzione delle infiammazioni e del dolore. Hanno infatti un’azione analgesica, antinfiammatoria, antireumatica, cicatrizzante, antimicrobica, antiossidante e — pare — persino antitumorale.

I pregi del parquet in sucupira

La caratteristica texture del parquet in sucupira

  • È un molto resistente, capace di sopportare un calpestio intenso (circa il 30% in più rispetto al rovere, ad esempio).
  • È durevole e resiste agli attacchi di funghi ed insetti.
  • Non teme l’umidità e l’acqua (può essere usato anche all’esterno per decking).
  • Resiste bene a urti e graffi.
  • L’esposizione alla luce  solare non modifica l’aspetto del pavimento.

I difetti

  • Il decking in legno di sucupira potrebbe avere problemi di stabilità.

Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in sucupira

Giardino con decking in legno di sucupira, che ospira arredi da giardino e, attraverso una scala, dà su un grande prato verde delimitato, in fondo, da molti alberi

Essendo impiegato principalmente per il decking, dunque per il parquet da esterno, il legno di sucupira va trattato con una finitura appositamente formulata, così da preservarne la naturale bellezza e farlo durare il più a lungo possibile.
Per questo consigliamo un impregnante come l’olio all’acqua antisdrucciolo per decking SoliDeck. È formulato a base di oli emulsionati e resine all’acqua, ha un buon potere idrorepellente e resistenza al calpestio. Si stende con rullo o pennello e, quando necessario, si può ripristinare semplicemente dando un altro paio di mani prodotto.

Per quanto riguarda la pulizia quotidiana, necessaria anch’essa per una corretta manutenzione del parquet, basteranno scope e panni. In caso di sporco suggeriamo invece un detergente neutro apposito per parquet come SolidClean, che non rovina il legno e non contiene sostanze pericolose.

Un parquettista sta lavorando al restauro di un vecchio parquet con uno scalpello e un martello