STORIA DEL PARQUET (E SIMILI): LE TRAVI A VISTA, IN LEGNO E METALLO

 In SOLID, Storia del parquet

Dalla casa in campagna al loft industriale, dalla mansarda in centro alla dimora d’epoca. Le travi a vista sono come un tubino nero: perfetto con tutto.  L’effetto caldo e accogliente garantito dai soffitti con travi a vista è insuperabile. Un tempo, questo, era un lusso per pochi. Oggi chiunque può ricreare queste suggestive atmosfere in qualsiasi ambiente. Le travi a vista hanno un peso specifico sul mercato, dettaglio che non va trascurato. Spesso, infatti, posso esplicitamente essere un criterio di scelta. Per questo è importante informarsi bene e controllare con cura: non è raro che le travi a vista siano nascoste da un controsoffitto.

Le tipologie più diffuse di travi a vista sono tre: il legno massello, il legno lamellare e il metallo.

TRAVI A VISTA IN LEGNO MASSELLO

Travi a vista in legno massello

Il legno massello è perfetto sia per ambienti rustici che industrial: l’importante è scegliere un arredamento poco imponente per non appesantire visivamente l’ambiente. Le essenze più diffuse sono quelle pregiate, come il castagno, il rovere, l’abete, il larice, il frassino e il noce. Ricavate direttamente dal taglio del tronco, le travi in legno massello sono caratterizzate da un aspetto più rustico e mantengono le principali caratteristiche del legno, quali l’elasticità, la resistenza e le proprietà isolanti. Si distinguono da quelle lamellari perché le venature non sono interrotte. Le travi in legno massello sono perfette per la camera da letto, perché il legno assorbe l’umidità e la rilascia quando l’ambiente diventa più secco.

TRAVI A VISTA IN LEGNO LAMELLARE

Travi a vista in legno lamellare

Il legno lamellare è più economico rispetto al legno massello: si tratta di un materiale composto da più tavole di legno incollate tra loro e i legni utilizzati sono meno pregiati. Anche questa opzione garantisce una resa naturale: l’elasticità è il punto di forza, oltre che la resistenza, perché possono sopportare grossi pesi e reagiscono benissimo alle scosse (per questi motivi in montagna non è raro trovare ponti realizzati in legno lamellare). Va sottolineato l’impatto acustico: il legno, come sappiamo, è un grande isolante. Assorbe il suono e permette un’adeguata ventilazione che evita la creazione di condense. Le travi a vista in legno lamellare sono molto diffuse nelle strutture sportive (palestre, piscine).

TRAVI A VISTA IN METALLO

 

Certo il risultato finale non è paragonabile a quello delle travi in legno, ma anche le travi a vista in metallo hanno il loro perché. Innanzitutto, sono molto resistenti: garantiscono il miglior rapporto possibile resistenza-peso. In secondo luogo, la fase di lavorazione è più semplice. Ferro e acciaio sono i materiali più diffusi, resistono al fuoco e non richiedono particolari trattamenti.

IL TRATTAMENTO DELLE TRAVI IN LEGNO

Come sempre quando si tratta di legno, materiale vivo e dunque mutevole, anche le travi a vista in legno richiedono una manutenzione. Possono subire gli effetti di agenti esterni, per esempio, e soffrire per le radiazioni solari e l’umidità. Il legno, poi, può essere attaccato dai tarli, parassiti dannosi che possono comprometterlo. Il consiglio è quello di utilizzare un trattamento superficiale antitarlo, sebbene non rappresenti la panacea di tutti i mali. Il trattamento, infatti, non riuscirà mai a raggiungere tutte le parti della trave: l’ideale è il trattamento preventivo delle travi, eseguito prima della posa.