Parquet e battiscopa: quali scegliere e come abbinarli

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Il classico dei classici è il battiscopa in legno. Ma ci sono anche altri materiali che, soprattutto negli ultimi anni, sono tornati in voga. Vediamo quali si adattano meglio ai pavimenti in legno e come abbinare parquet e battiscopa.

A cosa serve il battiscopa?

Un operaio installa un battiscopa in legno bianco su un parquet chiaro

Il battiscopa (o zoccolino) è quell’elemento che ricopre le aree di giunzione tra le pareti e i pavimenti. La sua funzione è sia decorativa che pratica:

  • crea un confine tra due superfici continue;
  • protegge la parte inferiore della parete dall’umidità degli stracci imbevuti di acqua e detersivo, dallo sporco delle scarpe e dagli urti — il nome stesso, batti-scopa, lo indica chiaramente;
  • va a nascondere quello spazio vuoto generalmente lasciato tra il muro e il pavimento (in legno o piastrelle) per permettere a quest’ultimo di dilatarsi naturalmente. Infine cela quelle che sono le possibili imperfezioni nel taglio delle assi del parquet o delle piastrelle.

Le sue origini non sono certe. Sembra abbia cominciato a diffondersi in epoca rinascimentale, anche se inizialmente non si trattava di un elemento a sé ma semplicemente di una banda colorata di una tinta diversa da quella del muro, anche in questo caso a scopo sia decorativo sia pratico (mimetizzare, grazie a tonalità più scure, le eventuali macchie).

Ne esistono di molti tipi. I principali sono:

  • a filo muro, che non sporgono e vanno installati quando l’intonaco o il cartongesso sono ancora grezzi. Si adattano molto bene agli ambienti in stile moderno e minimale;
  • a becco di civetta, con la parte alta arrotondata per evitare accumuli di polvere;
  • a spigolo vivo, cioè di forma squadrata. Si addicono soprattutto a stanze di gusto modernista e contemporaneo;
  • con piedino, dove la parte inferiore è arcuata e sporge verso l’esterno;
  • a sguscia, elimina del tutto l’angolo tra parete e pavimento grazie a una forma concava.

Inoltre ve ne sono con appositi spazi interni che fungono da passacavi. Tra le soluzioni più tecnologiche, negli ultimi anni hanno iniziato a diffondersi anche i battiscopa radianti (all’interno dei quali passa il sistema di riscaldamento) e addirittura con illuminazione a LED incorporata.

Per quanto riguarda i materiali, si va dal classico legno al marmo, dalla ceramica al gres porcellanato, dall’alluminio al più economico pvc.

Le misure del battiscopa

Due singole assi di battiscopa poggiate su un parquet

Nonostante la grandissima varietà, le dimensioni — almeno per quanto riguarda gli zoccolini in legno, in assoluto i più diffusi — sono generalmente standard.
La lunghezza delle assi, che poi vengono tagliate a misura, non è quasi mai inferiore ai 240 cm né superiore ai 300 cm.
L’altezza è quella che varia di più: solitamente tra i 4 e 10 cm, anche se la media si aggira perlopiù tra i 6 e gli 8. Un battiscopa sopra agli 8 centimetri è consigliabile esclusivamente in stanze molto alte, alle quali contribuirà a dare slancio. Se invece la stanza ha un’altezza normale, uno zoccolino troppo alto tenderà a farla sembrare più bassa.
Lo spessore varia tra 1 e 2 cm, tranne nel caso dei già citati battiscopa a filo muro.

Come abbinare parquet e battiscopa

Dettaglio di un battiscopa bianco installato tra un muro verniciato di verde e un parquet a spina di pesce

Quando si vuole abbinare lo zoccolino al proprio parquet è importante considerare il risultato d’insieme. Sono molti i fattori in gioco:

  • colore delle pareti;
  • essenza del pavimento in legno;
  • gli arredi e lo stile generale dell’ambiente.

La prima cosa da decidere è il materiale del battiscopa.

Battiscopa in legno

Un uomo sta installando un battiscopa in legno inchiodandolo al muro

È la norma, oltre che l’opzione più consigliata, quando si tratta di abbinarlo a un parquet.
La scelta fondamentale, in questo caso, è se creare stacco o continuità rispetto al pavimento in legno.

  • Continuità col parquet: si opterà per la stessa essenza usata per il pavimento, oppure per un legno di tonalità molto simile. Altro fattore da tenere in considerazione è l’armonia tra lo zoccolino e le porte.
    Per quanto concerne le linee e lo stile, si cercherà una soluzione il più possibile coerente con l’arredamento dell’ambiente. Quindi linee pulite in caso di stanze minimali e moderne o, al contrario, battiscopa più lavorati e decorati in caso di atmosfere più retrò.
  • Continuità con la parete: il battiscopa avrà lo stesso colore del muro.
  • A contrasto con il parquet e la parete: lo zoccolino bianco è il più gettonato quando si tratta di creare uno “stacco” tra le due superfici. Ma ci si può anche orientare su altri colori più coraggiosi, dalle tonalità pastello alle tinte più vivide, che magari richiamano altri elementi dell’arredo.

Per la posa, è importante scegliere prodotti di qualità e affidarsi alle mani degli esperti. Con il tempo, se i materiali sono inadeguati o male installati, potrebbero insorgere sgradevoli imprevisti, come distaccamenti o rigonfiamenti. Oppure il battiscopa potrebbe diventare un fastidioso rifugio per insetti.
La pulizia, infine, va eseguita regolarmente. Basta spolverare il profilo superiore e passare un panno umido di tanto in tanto. Per lo sporco si possono usare gli stessi prodotti per la cura del parquet, come SolidClean, un detergente neutro all’acqua, appositamente formulato per il legno.

Il battiscopa in marmo, piastrelle, gres porcellanato o cotto

Un parquet in legno abbinato a una parete in marmo con battiscopa pure in marmo

Con uno zoccolino di questo tipo si ha la certezza che durerà nel tempo. Spazi vuoti ed eventuali intercapedini non costituiscono un problema, così come i distaccamenti sono molto improbabili. L’installazione, com’è facile immaginare, è assai più complessa rispetto al battiscopa in legno. Così come l’eventuale rimozione.
Con il parquet non sono molto consigliati, anche perché il legno, essendo un materiale vivo, tende a restringersi ed espandersi in base a temperatura e umidità.

Per quanto riguarda il colore, vale quanto già detto per gli zoccolini in legno. Solitamente si tende ad abbinare le tinte a quelle delle porte ma, come sempre, valgono il gusto personale e l’effetto finale. Le tonalità più scure, comunque, si prestano meglio in stanze molto ampie e luminose. Al contrario, negli ambienti piccoli si privilegerà quelle più chiare.

Battiscopa in metallo

Dettaglio di un battiscopa in alluminio su un parquet in legno scuro

L’alluminio è il materiale più usato nei battiscopa metallici. È una scelta molto originale, consigliata solo laddove l’arredamento della casa sia molto essenziale e moderno, oppure in stile industrial.
Negli ultimi anni è molto di tendenza, anche in abbinamento con il legno del parquet.
Di contro, non è semplicissimo da pulire e può essere soggetto ad ammaccature.

I tipi di posa dei battiscopa

Un cacciavite che avvita un battiscopa alla parete, su un parquet chiaro

Sono tre i metodi principali, e dipendono dai materiali.

Chiodi o viti e tasselli: questo tipo di fissaggio funziona solo con i battiscopa in legno massello. È importante preparare i pezzi della misura giusta, carteggiando dove serve.

Incollaggio: va bene con quasi tutti i materiali. Occorre adoperare collanti specifici e dosare il prodotto con molta attenzione.

Clip: non sono adatte all’acciaio ma vanno bene con alluminio e pvc. Ce ne sono anche di apposite per il legno massello. È un metodo veloce, sia per l’installazione che per la rimozione.

Un albero di ipe (o lapacho) in fiore, visto dal bassoSuperficie del parquet in bubinga con le tipiche venature e il colore rossastro