12 parquet storici da visitare virtualmente su Google Street View

 In Storia del parquet

Nei palazzi e nelle ville storiche gli arredi e le decorazioni sono di una bellezza tale che spesso distolgono l’attenzione da un altro elemento chiave: il pavimento. Soprattutto in quei templi dell’arte o del potere edificati (oppure risistemati) a partire dal XVII secolo, la probabilità di trovarsi di fronte a veri e propri capolavori della pavimentazione in legno è alta. Alcuni di essi, da soli, meriterebbero un viaggio. Ma oggi, grazie alla rete e alle tecnologie, è possibile ammirarli anche da casa, basta sapere cosa cercare. Ecco quindi 12 parquet storici da visitare virtualmente su Google Street View.

Che cos’è e come funziona Google Street View

Se inizialmente il celeberrimo servizio Google Maps si sviluppava unicamente con immagini satellitari e mappe, a partire dal 2007 il colosso americano ha introdotto la possibilità di scoprire il mondo dal punto di vista del livello stradale.
Mandando in giro automobili opportunamente equipaggiate con apparecchiature fotografiche prodotte ad hoc, pian piano ogni via percorribile in auto è stata fotografata da ogni angolazione, e resa disponibile a chiunque.

In soli 10 anni sono state mappate 10 milioni di miglia in 83 paesi. E laddove non arrivano le auto ecco apparire altri mezzi dotati di fotocamere: bici, trattori, motoslitte, persino barche. E ovviamente anche i cari, vecchi piedi umani. Proprio grazie agli operatori appiedati, Google ha iniziato a collaborare con le principali istituzioni culturali e amministrative, offrendo visite virtuali all’interno di musei, palazzi e luoghi turistici. Ce ne sono a migliaia  da scoprire, e l’esperienza che offrono non si allontana poi molto da quella di una visita “in carne e ossa”.

Di seguito ne vedremo alcuni tra i più interessanti, tra quelli con parquet assolutamente da non perdere.

1. I parquet storici nella Galleria degli Specchi della Reggia di Versailles, Francia

È la sala più conosciuta e visitata di uno dei palazzi più belli del mondo. Realizzata in stile barocco, fu fatta edificare da Luigi XIV, Re Sole, per dar sfoggio del suo potere.
Lunga 73 metri e larga più di 10, era adibita a ricevimenti e feste. L’architetto che la progettò, Jules Hardouin-Mansart, la dotò di 17 finestre affacciate sui grandi giardini. Dal lato opposto della stanza altrettanti grandi specchi riflettono la luce che entra dall’esterno. All’epoca di Re Sole, di notte venivano accese ben 3.000 candele, e gli specchi ne riflettevano il bagliore.

A terra c’è un parquet di mirabile fattura, caratterizzato da un inconfondibile disegno composto da quadrati con al loro interno un intreccio diagonale. Quel disegno è ancora oggi conosciuto come “stile Versailles”.
All’interno della Reggia lo si ritrova un po’ ovunque.

2. L’Hôtel de Ville di Parigi, Francia

La sede del municipio della capitale francese è stata costruita inizialmente nel ‘300, poi riedificata più volte, prima tra il ‘500 e il ‘600 e, in seguito, dopo il grande incendio del 1871, durante il periodo della Comune di Parigi.

Attualmente ospita ancora il sindaco ed è aperta a visite, mostre ed eventi pubblici.
Il Salone delle Feste, la sala principale del palazzo, ha un soffitto alto 13 metri dal pavimento. A terra si possono ammirare parquet storici con molti tipi di disegni.

3. L’Opéra national de Paris, Francia

È una delle massime istituzioni culturali francesi, conosciuta in tutto il mondo.
Il teatro ha cambiato più sedi nel corso della sua lunga storia, iniziata a Parigi nel 1669. L’attuale edificio che ospita l’Opérà è il Palais Garnier, o Opérà Garnier, attivo dal 1875 e progettato dall’architetto che dà il nome al palazzo: Charles Garnier.

Costruito in stile Secondo Impero, l’interno è barocco e presenta un notevole foyer con un meraviglioso pavimento in parquet dai motivi geometrici.
Interessante anche il pavimento in legno a spina di pesce della Biblioteca-museo dell’Opéra.

4. I parquet storici della Reggia di Monza, Italia

Con i suoi 2000mq di parquet, la Villa Reale di Monza — detta anche Reggia di Monza — è un luogo chiave per tutti gli appassionati di pavimenti in legno decorati.
Venne costruita tra il 1777 e 1780 su commissione di Maria Teresa d’Austria, che voleva una residenza estiva per suo figlio Ferdinando d’Asburgo. L’architetto, Giuseppe Piermarini, lo stesso al quale si deve il Teatro alla Scala di Milano, lavorò a un progetto in stile neoclassico e si ispirò alla Reggia di Caserta.

Recentemente restaurata (i lavori sono terminati nel 2014), ogni area del palazzo ha un suo peculiare motivo e girando tra le stanze si possono ammirare decine di tipologie di intrecci e decorazioni realizzate con legni differenti.

5. Il Teatro alla Scala di Milano, Italia

È uno dei più importanti teatri del mondo. Inaugurato nel 1778 e fatto costruire dopo l’incendio del Teatro Ducale, venne progettato da Giuseppe Piermarini, che qualche anno dopo si dedicò anche alla Reggia di Monza. Per la costruzione venne fatta demolire una chiesa in stile gotico, Santa Maria alla Scala (da qui il nome).

Più volte rimodernato e restaurato, è oggi visitabile in ogni anfratto — o giù di lì — comodamente davanti a uno schermo.
Tra le aree in cui poter ammirare i pavimenti in legno ci sono il foyer “Toscanini” e il museo.

6. I parquet storici restaurati della Villa Reale di Milano, Italia

È stata fatta costruire a fine ‘700 dal conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso come luogo di ritiro a fine carriera. Progettata in stile neoclassico dall’architetto Leopoldo Pollack (anche autore di molte ville tra Lombardia e Veneto), dal 1920 è sede della prestigiosa Galleria d’Arte Moderna.

Le pavimentazioni in legno, con pregiati intarsi, sono risalenti all’800 e opera di ebanisti milanesi. In grave stato di degrado e nascoste per anni da una moquette, sono state restaurate nel 2014 e sono tornate all’antico splendore.

7. Il Palazzo di Sanssouci di Potsdam, Germania

Commissionato a metà del ‘700 dal re di Prussia Federico II il Grande come residenza estiva, è stato progettato dall’architetto Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff in stile rococò.
Circondato da un grande giardino coltivato a vigneti, è considerato come la “Versailles prussiana”, è un’apoteosi di marmi, stucchi e ornamenti.

Girando virtualmente per le sale e guardando a terra, si possono notare numerosi esempi di parquet storici, realizzati con molti differenti disegni.

8. Il meraviglioso parquet storico dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia

Oggi uno dei più celebri e importanti musei del mondo, l’Ermitage nacque come complesso residenziale per la famiglia imperiale russa. Comprende cinque edifici — il Palazzo d’Inverno, il Piccolo Ermitage, il Grande Ermitage, il Nuovo Ermitage e il Teatro dell’Ermitage.
Due di essi furono progettati da architetti italiani: Bartolomeo Rastrelli (il Palazzo d’Inverno) e Giacomo Quarenghi (il Teatro).

Oltre ad essere conosciuto per l’architettura e per le innumerevoli opere in esposizione (le collezioni del museo comprendono più di 3 milioni di pezzi), anche le pavimentazioni in legno contribuiscono a rendere unico il luogo. Gli intarsi sono di una qualità e una varietà strepitosa. Nel solo Salone di San Giorgio (sopra), ad esempio, c’è un parquet di 800mq realizzato con ben 16 tipi di legno che presenta un motivo identico e quello del soffitto.

9. Il Palazzo di Gatčina, Russia

Lì dove oggi sorge la Reggia, finita di costruire nel 1781, prima c’era un castello che la zarina russa Caterina la Grande donò al conte Grigorij Grigor’evič Orlov (da lui prese il nome uno dei più grandi diamanti del mondo, appunto il diamante Orlov, da ben 189,62 carati, che il conte regalò a Caterina).

Orlov fece costruire un palazzo affidando il progetto all’architetto italiano Antonio Rinaldi, già celebre per le decorazioni interne della Reggia di Caserta (tra l’altro il conte gli commissionò anche uno dei capolavori del neoclassicismo russo, il Palazzo di Marmo di San Pietroburgo).

Quando il conte morì, il palazzo diventò una delle residenze imperiali della famiglia dello zar. Dopo la rivoluzione del 1917, l’edificio diventò un museo. Bombardato poi occupato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, per decenni il Palazzo di Gatčina fu oggetto di lunghi e lenti restauri.
Alcune delle pavimentazioni interne, finemente intarsiate, sono oggi visibili su Google Street View.

10. Il Castello del Belvedere di Vienna, Austria

È uno dei capolavori del barocco austriaco. Costruito a inizio ‘700 dall’architetto Johann Lucas von Hildebrandt, venne commissionato dal principe Eugenio di Savoia. Si tratta di un complesso di due edifici, che furono protagonisti di un’insolita sfida tra Eugenio e il suo rivale, il principe di Fondi. Questi nello stesso periodo fece infatti edificare un suo palazzo lì nelle vicinanze, e i due gareggiarono a lungo per avere una reggia più bella di quella dell’avversario.

Bombardato durante la seconda guerra mondiale, il Castello venne restaurato negli anni ‘50. Oggi è un importante museo internazionale di arte antica, moderna e contemporanea.
Alcune delle sale hanno dei bellissimi parquet in “stile Versailles”.

11. Il Palácio Nacional de Sintra, in Portogallo

Costruito a fine ‘400 per i monarchi portoghesi, il palazzo è costituito da aree costruite in epoche successive ed è quindi un amalgama di stili differenti, che vanno dall’architettura medievale a quella gotica, da quella rinascimentale a quella romantica.

Dichiarato monumento nazionale nel 1910, il Palácio Nacional de Sintra presenta alcuni ambienti caratterizzati da splendidi pavimenti in legno decorati a intarsio.

12. I parquet della casa bianca

È indubbiamente l’edificio più famoso del mondo, sede della figura politica più influente a livello globale e scenario per centinaia di film e serie tv di ogni genere.
Ogni presidente, da John Adams (che successe a George Washington) in poi, ha abitato e lavorato lì, apportando modifiche e commissionando ristrutturazioni.
Progettata alla fine del ‘700 dall’architetto James Hoban e realizzata in stile neoclassico palladiano, la Casa Bianca venne incendiata dagli inglesi nel 1814, per poi essere ricostruita.

Alcune aree sono visitabili ed è tra queste che si può “gironzolare” grazie a Google Street View.
Occhio ai bei pavimenti in legno!

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