STORIA DEL PARQUET (E SIMILI): IL PREFABBRICATO IN LEGNO

 In SOLID, Storia del parquet

Vivere in un prefabbricato per scelta. Uno se lo immagina sperso nel verde, l’azzurro del cielo negli occhi e il cinguettio degli uccelli nelle orecchie. Ma, oggi, le abitazioni prefabbricate in legno sono sempre più diffuse a tutte le latitudini, tentando di fare concorrenza a un sistema costruttivo dominato da laterizi e cemento. Ci sono Paesi, nel mondo, dove questa scelta risulta sempre meno “esotica” e sempre più “naturale” (gli Stati Uniti dal 1800, la Germania a partire dal Novecento), in Italia ancora non è così, ma il mercato è in espansione. Attualmente, il limite maggiore è costituito dalle poche informazioni e discussioni aperte a riguardo. Oggi proviamo a sollevare qualche spunto, schiudendo una finestrella nella testa di chi è alla ricerca di una nuova casa, sostenibile ed ecologia. Ma attenzione: il discorso è molto complesso e semplificare non è semplice. Quasi sempre, per ogni pro c’è un contro.

I COSTI DI UN PREFABBRICATO

Un prefabbricato

Un aspetto va sottolineato sin dall’inizio: i prefabbricati non esistono solo in legno ma possono essere in calcestruzzo, acciaio, alluminio e materiali plastici. In generale, però, è vero che il sistema prefabbricato più diffuso è quello in legno. Quando c’è chi prova a vendere un prefabbricato in legno, avanza sempre il vantaggio economico, la sostenibilità, la velocità nella realizzazione e installazione. La realtà non è così semplice: secondo gli esperti del settore, si tratta comunque di un investimento che, per essere buono, deve verificare la qualità dei materiali e della manodopera. Caratteristiche del legno, taglio dei pannelli, competenze dei tecnici, tempistiche e costi complessivi. Progettare una casa tradizionale è prassi, progettare un prefabbricato è un’eccezione alla regola; i pannelli costano, come i componenti utilizzati nei pannelli di tamponatura: meglio puntare sin da subito su un buon lavoro, piuttosto che intervenire negli anni successivi con continui interventi di manutenzione (che è comunque necessaria, per evitare che muffe e funghi deteriorino il materiale: sì, dunque, a una ventilazione meccanica degli ambienti e a un corretto trattamento con vernici adeguate). Questo significa anche che, se le abitazioni prefabbricate sono di buona qualità, sul lungo periodo possono effettivamente rivelarsi più economiche.

I VANTAGGI DI UN’ABITAZIONE IN LEGNO

Pro e contro di un fabbricato

Non smetteremo mai di ribadire la potenza del legno, materiale naturale che garantisce un migliore benessere abitativo. Il legno, come sappiamo, è un isolante, che evita la dispersione di calore in inverno e mantiene fresco l’ambiente in estate. La soluzione ottimale potrebbe essere quella di abbinare un prefabbricato a un sistema di fonti rinnovabili: il consumo energetico della casa sarebbe davvero basso, e anche la bolletta ne gioverebbe. Detto ciò, cosa rispondono gli esperti a chi mette le mani avanti e condivide dubbi riguardo la loro resistenza ai terremoti e al fuoco?

RESISTENZA AI TERREMOTI E AL FUOCO

Il supporto dei professionisti

Il legno ha un’elevata elasticità e capacità di assorbire i movimenti. Non solo: le abitazioni in legno non hanno fondamenta profonde ma sono appoggiate su piattaforme di cemento, che permettono loro di “galleggiare” in caso di scosse sismiche In caso di terremoto, poi, gli edifici in legno possono essere riparati facilmente sostituendo solo le parti danneggiate. Passando a parlare di fuoco, è noto che il legno è un materiale altamente combustibile. Ma. Anche in questo caso c’è un ma: il legno brucia lentamente e ha una bassa conducibilità termica che ne rallenta il collasso. Le strutture in acciaio invece non bruciano ma subiscono un rapido decadimento nelle caratteristiche fisiche-strutturali in funzione della temperatura e questo le rende ad alto rischio di collasso.

La domanda è d’obbligo: alla luce di quanto detto, è meglio una casa tradizionale o un prefabbricato? Una risposta univoca non esiste, ma la possibilità di fare una scelta consapevole sì. Condizioni ambientali, caratteristiche del territorio, qualità dei materiali, sono gli elementi fondamentali che vanno presi in considerazione, facendosi aiutare da professionisti specializzati.